Alla gente non piace la pubblicità. Anzi, paga per non vederla. “People pay to don’t see ads” è il punto di partenza di Beto Fernandez, Group Creative Director at BBH London che durante l’OBE Summit 2016 lo scorso 17 marzo a Milano, nella sede de Il Sole 24 Ore, ha rotto gli indugi: alla gente non piace la pubblicità. Che cosa significa? Un tempo le persone guardavano, insieme ai programmi televisivi, anche le interruzioni, e questa era la norma perché non avevano scelta. Oggi non solo possono cambiare canale, ma scelgono una serie di servizi a pagamento per vedere contenuti senza essere interrotti dalle inserzioni pubblicitarie. Alla gente gli spot non piacciono. “Capire questo è molto importante” spiega Fernandez, “per vedere come funziona la testa del consumatore. Se non lo capiamo, soffriremo molto per entrare in contatto con lui”. “La prima cosa da evitare per un brand” continua, “è pensare: il mio prodotto è la cosa migliore del mondo. Le aziende pensano che la gente si svegli pensando a quale sarà il loro nuovo prodotto, che sia come la Monna Lisa e la gente faccia la fila per andarlo a vedere”.
LA RICETTA PER FARE GRANDI CONTENUTI
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