L’industria dei giochi, aiutata anche da un’offerta che si caratterizza sempre da forti connotati narrativi, è stata pioniera nel branded entertainment capendo il potere delle storie e l’efficacia di queste sul proprio target: i bambini.
D’altra parte i broadcasters nel corso degli anni si sono organizzati internamente per cogliere le opportunità offerte dal mercato dei consumer product, attraverso il licensing delle proprie properties. Negli States i licensed toys valevano nel 2011 il 26% del totale vendite di traditional toys and games (come riporta il Global Licensing Trend in Traditonal Toys and Games, Passport, Aprile 2013). In Italia i giocattoli prodotti su licenza nel 2012 occupavano il 9% del mercato totale del licensing, stimato per 350 milioni di euro (Italian Licensing Industry Survey 2012, LIMA).
Senza ambire all’esaustività, con questo articolo analizziamo l’offerta di branded entertainment destinata al target kids, tentando di decifrare la nuova offerta sempre più cross mediale in un mercato ormai partecipato da toy brand e broadcaster.
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