A seguito dei tragici avvenimenti di qualche settimana fa, che hanno causato il decesso di George Floyd in Minnesota, molti brand come Nike e Adidas, attivi nella lotta contro le discriminazioni razziali, si sono uniti alla protesta del popolo americano, prendendo posizioni pubbliche a sostegno della comunità nera contro la violenza delle forze di polizia.
Un attivismo di marca, già visto in altre occasione, caratterizzato da comunicazioni forte e incisive che, però, per risultare autentiche ed empatiche devono essere accompagnate da azioni concrete.
“Mostrare il proprio supporto – sottolinea Belinda Smith, global diversity Ambassador at the World Federation of Advertisers – è il minimo che si possa fare ma le parole vanno poi tradotte in azioni concrete per avere un impatto significativo ed evitare boomerang di reputazione per i Brand”.
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