#BrandToBE con Luca Seminerio di AREACONCERTI

LUCA SEMINERIO, Ceo, AREACONCERTI

AREACONCERTI è la prima agenzia di Music Marketing in italia che si pone come interlocutore indipendente e qualificato per i brand per sviluppare progetti di marketing e comunicazione unici capaci di emozionare il target di riferimento grazie alla potenza della musica.

 

 

Perché la musica, grazie alle dirette IG, è diventato un simbolo della ripartenza?

La musica è il linguaggio per eccellenza delle emozioni e della condivisione, quindi sinceramente non mi sorprende che si riparta da lì. La grande diffusione delle dirette IG va letta in questo senso, uno strumento di condivisone in mano agli artisti per stare vicini ai propri fan: emozioni, paure, intrattenimento, riflessioni in “libertà”. Appena la pandemia terminerà, dobbiamo ripartire dalla voglia di stare insieme, delle emozioni che ci uniscono, così possiamo disegnare un futuro migliore.

Numerosi progetti di charity sono stati realizzati, nelle scorse settimane, attraverso la musica. Questa case history come si può commutare nei prossimi mesi? Cosa, di quanto è stato fatto, servirà prossimamente alle aziende?

La charity e la musica sono vicine da sempre ma con il digitale stiamo assistendo ad un duplicarsi delle iniziative benefiche. Le attività di charity spesso nascono in modo spontaneo dal cuore degli artisti e poi diventano virali grazie alla forza dei fan e dei social network. Storie credibili, vere, sentite a cui tutti possono partecipare. Un esempio è la raccolta di charity lanciata dai ‘Ferragnez’, credo che neanche loro si aspettassero di arrivare a raccogliere oltre 5 milioni di euro ma che banalmente volessero “fare del bene”. Finita questa emergenza mondiale, non si potrà fare finta di niente e voltare pagina dimenticandoci del passato. Saremo più consapevoli e dovremo cambiare il nostro modo di essere e comunicare. I brand si concentreranno a raccontare le ragioni profonde della loro essenza, i valori, i legami che li legano ai consumatori; la musica in tal senso potrà essere un grande alleato, un connetore di emozioni tra fan, marche ed artisti. Attenzione però a costruire storie credibili, vere, genuine, studiate partendo dalla comprensione dei valori degli artisti e dei brand. Le persone saranno ancora più attente a smascherare i “bugiardi” e ‘metterli alla gogna‘. Il branded content sarà ancora più evoluto e la credibilità nel nostro settore sarà sempre più centrale.

In questi anni la musica è diventata l’elemento cardine di molti progetti riconducibili al brand entertainment. Quale, tra i tanti, vale la pena ricordare perché mai come oggi può esserci utile?

Areaconcerti fin dal 2007 ha puntato sul linguaggio della musica, un modo efficace per i brand di comunicare con un target difficilmente raggiungibile dai canali tradizionali, tv e stampa in particolare. In questi anni abbiamo vissuto una evoluzione profonda del music marketing accelerata dalla diffusione del digitale e dei social network. Fino a pochi anni fa l’unica occasione per i brand di inserirsi nelle reazioni tra artista e fan erano i concerti. Poi arrivano i social network e tutto cambia. I comunicatori oggi hanno la possibilità ogni giorno di costruire con le marche ed artisti storie credibili da diffondere sui social e raggiungere milioni di fan. La parola chiave per i progetti di music branded content è la credibilità: gli artisti non sono degli influencers da cui il pubblico si aspetta suggerimenti di marca. Gli artisti sono degli ecosistemi più complessi, pieni di valori e di relazioni profonde. Le attività più vincenti sono quelle che si sono dimostrate credibili e capaci di emozionare. Per non citare casi domestici (o nostri progetti), direi ‘The Boy and The Piano’ di John Lewis and Partner con protagonista Elton John, un progetto protagonista a Cannes 2018 che mi emoziona ogni volta che lo rivedo.
Per chi se lo è perso: https://www.youtube.com/watch?v=GRG14lyjtw4

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