#BrandToBE con Alberto Rossini di YAM112003

ALBERTO ROSSINIBranded Entertainment and TV Director, YAM112003

Yam112003 è una Communication Company leader nel branded content & entertainment per il mercato italiano e internazionale. Creative agency, production company e event agency: sono specializzati nell’ideazione, realizzazione e gestione di progetti editoriali e di comunicazione integrata. Lavorano in partnership con i clienti a cui offrono strategia, creatività e produzione di contenuti con un approccio multicanale. Dal 2006 sono parte del gruppo Endemol Shine Italy.

L’anno 2020 si è appena concluso, con tutte le difficoltà causate dalla pandemia; abbiamo assistito a un cambio di strategie, linguaggi, modalità di costruzione dei progetti. Quali pensi siano gli aspetti che ci porteremo dietro anche nel 2021?

La pandemia ha costretto tutti gli attori in campo ad adottare strategie di massima flessibilità, ad affinare la propria capacità di adattamento e reazione a scenari di incertezza e ad altissimo tasso di instabilità. Per rimanere sul mercato sono stati necessari prontezza di riflessi, la capacità di ripensare a fondo i progetti e la determinazione a portarli a termine anche quando sembrava impossibile. Ti faccio un esempio: a metà della produzione della terza stagione di B Heroes, in Marzo, ci siamo trovati in piena pandemia e nell’impossibilità di girare come previsto le ultime 5 puntate del programma. Per questo con il cliente è stato costituito in vero e proprio comitato di emergenza con riunioni praticamente quotidiane tra autori, produttori ed aziende coinvolte nel progetto grazie al quale sono state portate a termine le puntate, profondamente riviste nei contenuti e nelle modalità di produzione ma fedeli allo spirito del programma e senza ritardi. Questo ci ha tra l’altro permesso di testare soluzioni tecniche innovative e modalità narrative originali che sono entrate a far parte del nostro bagaglio esperienziale e che potranno essere adottate anche in futuro. C’è poi anche un altro aspetto che trovo estremamente positivo: lo stato di incertezza ed emergenza ha determinato, almeno nella mia esperienza, una grande solidarietà tra aziende e professionisti: abbiamo capito che pur nei diversi ruoli siamo davvero tutti sulla stessa barca e per non farla affondare c’è bisogno di collaborazione, comprensione e solidarietà.

Parlando di branded entertainment televisivo, cosa ci riserverà questo nuovo anno? 

Speriamo tutti in una lenta normalizzazione, seguita da una decisa ripresa nel secondo semestre. Per questo si continuerà ancora per qualche mese a navigare a vista, con progetti semplici e a prova d’imprevisto per poi tornare ad un “business – almost –  as usual” dove credo che la flessibilità e la cooperazione tra i diversi attori in campo, che sono state le armi vincenti del 2020, diventeranno parte stabile degli strumenti a disposizione del mercato. In termini di contenuti c’è un forte trend di ripresa del food, in versione familiare e collaborativa più che competitiva, e di tutto ciò che gira intorno alla vita casalinga, che non credo sia solo una conseguenza della pandemia ma una tendenza che si andrà consolidando.  Una sfida per il futuro sarà quella di pensare a contenuti per clienti del settore salute/farmaceutico mentre rimane ancora aperta quella legata ai temi della sostenibilità, finiti temporaneamente in secondo piano, ma destinati a tornare preponderanti. E poi, quando ci saremo lasciati il Covid alle spalle, dovremo lavorare molto per supportare i settori oggi più colpiti, come viaggi, turismo, ristorazione.

Il settore della ristorazione è stato gravemente colpito dalla crisi causata dalla pandemia e dal conseguente lockdown. Per dare supporto ai professionisti, chef e ristoratori su scala globale, avete realizzato per S. Pellegrino la campagna #SupportRestaurants, diffusa su digital e stampa: puoi raccontarci l’iniziativa?

L’obiettivo di S.Pellegrino era proprio quello di supportare concretamente un settore al fianco del quale opera da 120 anni, riavvicinando i clienti ai ristoranti dopo un periodo forzato di lontananza. L’iniziativa è stata lanciata con un grande evento digitale, Turning the Tables, in cui i protagonisti del mondo food si sono confrontati per trovare una strategia comune e favorire la ripartenza del settore. Abbiamo dato vita a un vero e proprio movimento, #SupportRestaurants e ad una campagna worldwide che le diverse countries del gruppo hanno lanciato nel momento dell’uscita dai rispettivi lockdown. Un film manifesto ha poi raccontato l’impegno del brand nei confronti del mondo della ristorazione mentre una campagna digital e social ha ricordato al pubblico il piacere di stare insieme. La stampa ha dato risalto agli impegni concreti del brand che ha supportato una grande asta di esperienze gastronomiche, 50Best for Recovery. Infine gli influencer hanno partecipato ad anteprime speciali nei ristoranti con l’obiettivo di stimolare il ritorno della clientela.

 

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